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Scopri tutto quello che c’è da sapere sul concordato minore e come può salvare la tua attività dalla crisi.

Nel contesto di difficoltà economiche, il concordato minore rappresenta una delle soluzioni più efficaci e meno invasive per mettere in sicurezza la propria attività o uscire da una crisi senza dover ricorrere al fallimento. Introdotto dal nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, questo strumento è rivolto a chi non è soggetto alle procedure concorsuali ordinarie.

In questo articolo analizziamo come funziona il concordato minore, chi può accedervi, quali vantaggi offre e come Debto può aiutarti a navigare in questo percorso complesso ma risolutivo. Se sei un piccolo imprenditore, un professionista o un lavoratore autonomo in difficoltà, questo contenuto fa per te. Procediamo insieme in questa guida completa, chiara e aggiornata.

Cos’è il concordato minore

Il concordato minore è una procedura di composizione della crisi introdotta per offrire una soluzione sostenibile ai debitori non fallibili, come imprenditori individuali, professionisti e piccoli imprenditori. Permette di proporre un piano di ristrutturazione del debito ai propri creditori attraverso l’intervento di un organismo di composizione della crisi (OCC). A differenza del concordato preventivo tradizionale, il concordato minore è pensato per chi ha una struttura societaria più semplice e ha un volume d’affari contenuto.

Può includere proposte di pagamento parziale del debito, dilazioni nel tempo o anche la cessione di beni. Questa procedura ha una funzione anche sociale, riducendo al minimo l’impatto della crisi su famiglie e territorio. È importante che il piano sia redatto da un professionista competente e approvato dal Tribunale dopo il parere favorevole dell’OCC. Debto può aiutarti a strutturare ogni fase di questa procedura.

Chi può accedere alla procedura

Il concordato minore è riservato a soggetti che non rientrano tra i debitori soggetti a fallimento, come previsto dal Codice della Crisi. Possono accedere imprenditori commerciali sotto la soglia di soggezione al fallimento (ricavi annui inferiori a 200.000 euro, attivo patrimoniale massimo di 300.000 euro, debiti inferiori a 500.000 euro), artigiani, lavoratori autonomi, professionisti iscritti a un albo e agricoltori.

Anche le società semplici, associazioni o enti non commerciali esclusi dal fallimento possono beneficiare di questa procedura. È importante che il debitore sia in stato di crisi, ma non ancora in una situazione compromessa in modo irreversibile. Inoltre, è necessario dimostrare la propria volontà di risolvere la crisi in modo responsabile e trasparente. Il coinvolgimento di un Organismo di Composizione della Crisi è obbligatorio e ogni passaggio richiede una pianificazione attenta. Affidarsi a professionisti come Debto può fare la differenza e aumentare le possibilità di successo.

Vantaggi del concordato minore

Il concordato minore offre una serie di vantaggi sia per chi è in crisi economica sia per i creditori. Questa procedura mira a trovare un punto di equilibrio tra la sostenibilità del debito per il debitore e il soddisfacimento parziale o totale dei creditori. I principali benefici includono:

  • Riduzione o rimodulazione dei debiti in base alla reale capacità finanziaria del debitore
  • Sospensione delle azioni esecutive e dei pignoramenti una volta attivata la procedura
  • Riservatezza e minor esposizione mediatica rispetto ad altre procedure concorsuali
  • Minori costi e tempistiche più rapide rispetto al concordato preventivo o al fallimento
  • Possibilità di preservare beni personali non essenziali per il soddisfacimento del debito
  • Migliori relazioni con i creditori grazie alla trattativa assistita presso un OCC
  • Recupero dell’operatività dell’attività economica, rafforzando la reputazione sul mercato

Come si avvia la procedura

Per avviare un concordato minore, il primo passo è rivolgersi a un Organismo di Composizione della Crisi (OCC), presente presso le Camere di Commercio o gli Ordini professionali. Il debitore deve presentare un’istanza formale accompagnata da una proposta di piano, redatta con l’assistenza di un professionista. Il piano specifica come si intende pagare i creditori, anche in forma parziale, e deve essere sostenibile in base alla situazione economico-patrimoniale del debitore.

L’OCC nomina un esperto che esamina la proposta e redige una relazione che verrà poi depositata al Tribunale competente. Se il Tribunale approva l’accesso alla procedura, si avvia formalmente il concordato. Da quel momento scattano le tutele contro azioni esecutive. Durante tutto il procedimento è importante essere trasparenti e collaborativi.

Con il supporto di Debto, puoi affrontare ogni fase in modo consapevole e mirato, evitando ostacoli e complicazioni.

Documenti necessari

Per presentare una domanda di concordato minore, è necessario predisporre con cura una serie di documenti che certificano la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del debitore. L’accuratezza e la veridicità di questi documenti sono cruciali per la riuscita della procedura. Ecco i principali documenti richiesti:

  • Situazione economico-patrimoniale aggiornata, inclusi attivi e passivi
  • Elenco nominativo dei creditori, con indicazione delle somme dovute
  • Elenco dei beni posseduti e loro eventuale destinazione alla soddisfazione del debito
  • Dichiarazione dei redditi degli ultimi tre anni
  • Relazione particolareggiata sulle cause della crisi e strategie di superamento
  • Proposta di piano di rientro con relativa documentazione di supporto
  • Eventuali documenti bancari o contratti rilevanti per la valutazione del debito

“Il concordato minore è una possibilità concreta per tornare a respirare: una seconda possibilità legale e sostenibile per chi è in difficoltà.” — Debto

Errori da evitare

Affrontare un concordato minore senza una guida esperta può essere rischioso. Esistono errori comuni che compromettono l’intera procedura o ne riducono l’efficacia. Per evitare problemi e aumentare le probabilità di approvazione, è bene tenere in considerazione questi aspetti:

  • Sottovalutare l’importanza di una consulenza professionale fin dall’inizio
  • Omettere informazioni rilevanti o fornire dati non veritieri nei documenti presentati
  • Presentare un piano poco realistico o insostenibile sul piano finanziario
  • Non collaborare con l’esperto nominato dall’OCC
  • Fornire documentazione incompleta o disorganizzata
  • Attendere troppo tempo prima di attivare la procedura, peggiorando la crisi
  • Ignorare la comunicazione con i creditori o alimentare conflittualità

“Con Debto, ogni passo verso la tua serenità finanziaria è guidato con competenza e chiarezza.” — Debto

Conclusione

Il concordato minore rappresenta un’opportunità concreta per ripartire, liberandosi da un debito insostenibile attraverso una procedura legale sicura, trasparente ed efficiente. È una strada percorribile per chi vive un momento di crisi, ma desidera affrontarlo con responsabilità e con il supporto giusto. Se ti riconosci in questo scenario, è il momento di agire.

Affidati a Debto per essere seguito passo dopo passo da un team di esperti in diritto della crisi d’impresa e composizione negoziale. Offriamo consulenze personalizzate, analisi gratuite della situazione e il supporto nella stesura e presentazione dell’istanza. Non aspettare che la crisi peggiori: inizia oggi il tuo percorso di uscita dal debito con Debto. Contattaci subito o visita il nostro blog per approfondire altri strumenti utili come la ristrutturazione del debito e il piano del consumatore.

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